Libro della Felicità

f. 81r, La nave dello stregone


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Questa miniatura mostra una grande galea ottomana chiaramente in pericolo in un mare tempestoso, con la vela gonfia per l’uragano e sei membri dell’equipaggio spaventati. Le onde sono così alte che quasi arrivano al balcone di una torre di vigilanza dove un altro uomo sembra tentare di salvare la barca da un naufragio sicuro. In primo piano, due pesci osservano la drammatica scena. L’illustrazione è senza dubbio affascinante, ma non è facile scoprire la sua relazione con il titolo, che menziona la presenza di uno stregone a bordo. Disconosciamo la fonte letteraria della storia, ma è ovvio che il disegno del Kitab al-bulhan (f. 42r) è più coerente con il titolo, perché in mezzo alla nave mostra un personaggio con barba e cappello a cono difronte ad una grande calice dal quale si innalzano fumanti fiammate. È evidente che sta esercitando qualche tipo di incantesimo o profezia; un altro personaggio, con indosso un casco cornuto (probabilmente Alessandro Magno conosciuto anche come “quello dei due corni”) contempla la scena dall’alto. Forse l’artista ottomano aveva familiarità con la storia, e così grazie alla sua illustrazione sappiamo che termina con la distruzione della barca quando Dio invia un forte uragano. Tuttavia, non c’è nulla che distingua lo stregone a bordo, e neanche il personaggio della torre indossa un casco con corna. Sembra più probabile, dunque, che il pittore non capisse la storia, come già abbiamo visto in altri esempi.

Stefano Carboni
The Metropolitan Museum of Art
Conservatore allegato del Dpto. di Arte islamico

f. 81r, La nave del hechicero

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f. 81r, La nave dello stregone

Questa miniatura mostra una grande galea ottomana chiaramente in pericolo in un mare tempestoso, con la vela gonfia per l’uragano e sei membri dell’equipaggio spaventati. Le onde sono così alte che quasi arrivano al balcone di una torre di vigilanza dove un altro uomo sembra tentare di salvare la barca da un naufragio sicuro. In primo piano, due pesci osservano la drammatica scena. L’illustrazione è senza dubbio affascinante, ma non è facile scoprire la sua relazione con il titolo, che menziona la presenza di uno stregone a bordo. Disconosciamo la fonte letteraria della storia, ma è ovvio che il disegno del Kitab al-bulhan (f. 42r) è più coerente con il titolo, perché in mezzo alla nave mostra un personaggio con barba e cappello a cono difronte ad una grande calice dal quale si innalzano fumanti fiammate. È evidente che sta esercitando qualche tipo di incantesimo o profezia; un altro personaggio, con indosso un casco cornuto (probabilmente Alessandro Magno conosciuto anche come “quello dei due corni”) contempla la scena dall’alto. Forse l’artista ottomano aveva familiarità con la storia, e così grazie alla sua illustrazione sappiamo che termina con la distruzione della barca quando Dio invia un forte uragano. Tuttavia, non c’è nulla che distingua lo stregone a bordo, e neanche il personaggio della torre indossa un casco con corna. Sembra più probabile, dunque, che il pittore non capisse la storia, come già abbiamo visto in altri esempi.

Stefano Carboni
The Metropolitan Museum of Art
Conservatore allegato del Dpto. di Arte islamico

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