Splendor Solis

British Library, Londra

Segnatura: Harley 3469.
Data: 1582.
Misure: 230 x 330 mm.
Luogo d’origine: Germania
100 pagine e 22 miniature a pagina intera.
Rilegatura in pelle rossa con impressioni in oro.
Astuccio in pelle.
Volume di commento a colori (188 pag.)a cura di Jörg Völlnagel (Art historian, research associate at the Staatliche Museen zu Berlin), Thomas Hofmeier (Historian of Alchemy, Institut für Geschichte und Hermeneutik der Geheimwissenschaften, Basel), Peter Kidd (Former curator of medieval and Renaissance manuscripts at the Bodleian and British Libraries) e Joscelyn Godwin (Professor of Music, Colgate University, New York).
«Quasi-originale», edizione prima, unica ed irripetibile, limitata a 987 esemplari autentificati con atto notarile.
ISBN: 978-84-96400-69-6

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Volume di commento

Splendor Solis British Library, Londra

Formato: 230x 330 mm
Pagine: 182
Illustrazioni: 77
Lingua: Spagnolo, Inglese o Francese
ISBN: 978-8496400-68-9

Contenuti:

Dall'Editore al Lettore

Introduzione
Jörg Völlnagel (Art historian, research associate at the Staatliche Museen zu Berlin)

L'Alchimia dello Splendor Solis
Thomas Hofmeier (Historian of Alchemy, Institut für Geschichte und Hermeneutik der Geheimwissenschaften, Basel)

Le Origini dello Splendor Solis
Jörg Völlnagel

La Provenienza dell'Harley Splendor Solis
Peter Kidd (Former curator of medieval and Renaissance manuscripts at the Bodleian and British Libraries)

Commenti sui ventidue dipinti
Jörg Völlnagel

Traduzione dei testi
Joscelyn Godwin (Professor of Music, Colgate University, New York)

Appendice

Bibliografia

Descrizione

Splendor Solis British Library, Londra

Lo Splendor Solis, custodito presso la British Library a Londra, è il più bel trattato di alchimia che sia mai stato creato. Realizzato nel 1582, questo codice racchiude vere e proprie meraviglie in seno alle sue illustrazioni, la cui fantasia e il cui potere lirico lasciano senza parole anche coloro che non sono versati nella materia. Tale trattato, magistralmente illustrato, viene erroneamente attribuito a Salomone Trismosin, probabilmente uno pseudonimo di Ulrich Poysel, maestro del mitico Paracelso. In esso vengono esposte chiavi della cabala, astrologia e simbolismo alchimico lungo 22 fogli illustrati a tutta pagina con gran ricchezza cromatica e una profusione di dettagli quasi barocca.

In questo volume troviamo 22 dipinti di gran formato contornati da motivi floreali e animali, ascrivibili stilisticamente alla tradizione nordeuropea della miniatura rinascimentale. Come evidente dal contesto e dal contenuto dell’opera, tutte le illustrazioni sono di interpretazione difficile ed ermetica. Particolarmente rilevanti risultano essere i già celebri Glaskolben, «globi chiusi di vetro» che si presentano, a loro volta, racchiusi in un lussuoso quadro centrale circondato da scene tipiche della vita rurale ed urbana della Germania tardo medievale, e dominati dall’immagine celestiale di un Dio pagano che sembra dare coesione e significato all’insieme.

I motivi presenti all’interno di ciascun matraccio –immagini allegoriche, poeticamente suggestive e di una fantasia straripante– rappresentano lo splendore delle conoscenze mistiche di Trismosin acquisite, stando a quanto egli stesso ci dice, attraverso «libri magici cabalistici». Effettivamente, il trattato, criptico ed estrosamente poetico, ci svela in maniera velata ma precisa, le chiavi degli elementi naturali, le loro combinazioni, le loro commistioni, i loro poteri, i loro influssi.

Il codice consta di 100 pagine scritte in tedesco con una delicata grafia gotico-germanica. Il testo viene inoltre impreziosito da alcune iniziali il cui enorme formato e la spettacolare decorazione sono già di per sé motivo di godimento estetico.

La storia dello stesso codice non risulta meno interessante. Quello che oggi viene chiamato «Harley 3469» fu visto da John Evelyn, pittore della corte del re Carlo II di Inghilterra, presso la biblioteca del Palazzo di Whitehall il 2 settembre del 1680. Su di esso scrisse che conteneva «i procedimenti per il Grande Elisir dei filosofi» e che lo adornavano dipinti di grande bellezza.

Più tardi passò nelle mani del teologo tedesco Johann Cyprianus e dagli eredi di questi arrivò alla biblioteca privata della potente famiglia aristocratica Harley, protettrice degli artisti ed eminentemente bibliofila. La British Library lo comprò nel 1753 per quella che oggi è la ridicola somma di 10.000 sterline. Attualmente viene considerato uno dei suoi tesori più preziosi. Non per niente lo Splendor Solis è il trattato alchimico più bello e magnifico che sia mai stato creato

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Splendor Solis
British Library, Londra

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Ich bin ausserordentlich zufrieden und freue mich jedesmal, wenn ich ein Faksimile von ihnen (es sind ja über die Zeit schon einige zusammengekommen) in die Hand nehme und Seite für Seite betrachte. Ich bin schon gespannt auf Ihre weiteren Projekte.”

Frank B. – Germany

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