Il giglio selvatico ha le fronde e il fusto simili a quelli del giglio, e verdi come quelli del porro; produce tre oppure quattro fiori, allocati ognuno nel proprio scapo, divisi come quelli del giglio e di colore molto pallido nel periodo in cui cominciano a schiudersi.
La sua radice è grande e bulbosa e, se viene tritata e bevuta oppure se viene messa con della lana nelle supposte, fa espellere alle donne il liquido accumulato nell’utero e fa venire le mestruazioni.
Le sue fronde tritate mitigano le infiammazioni delle mammelle dopo il parto, così come le infiammazioni degli occhi. Ancora, le sue fronde e le sue radici messe sopra le scottature, ne favoriscono la guarigione.
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