C’è un’altra specie di solatro, chiamato precisamente alicacabo. Ha le foglie simili al primo solatro, ma più larghe; i suoi piccoli gambi quando sono cresciuti si piegano verso terra. Fa il frutto in follicoli rotondi simili a vesciche rosseggianti; è rotondo, lucido, simile agli acini d’uva che si usano nelle ghirlande. Ha le stesse virtù del solatro ortense e si usa nello stesso modo, ma non in cucina. Il suo frutto ha effetto diuretico e cura l’itterizia. Il succo si spreme dall’una e dall’altra erba, si essicca all’ombra e si conserva per i suoi usi (c. 7v).
C’è un’altra specie di solatro, chiamato precisamente alicacabo. Ha le foglie simili al primo solatro, ma più larghe; i suoi piccoli gambi quando sono cresciuti si piegano verso terra. Fa il frutto in follicoli rotondi simili a vesciche rosseggianti; è rotondo, lucido, simile agli acini d’uva che si usano nelle ghirlande. Ha le stesse virtù del solatro ortense e si usa nello stesso modo, ma non in cucina. Il suo frutto ha effetto diuretico e cura l’itterizia. Il succo si spreme dall’una e dall’altra erba, si essicca all’ombra e si conserva per i suoi usi (c. 7v).
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